giovedì 29 settembre 2005

Forse una svolta

Chiudiamo questa settimana con tre grandi notizie: dal primo di novembre ci dovrete immaginare in una casetta vittoriana tutta nostra, abbiamo finalmente il social security number per cui possiamo procedere con tutti gli acquisti in sospeso, primo quello di una macchina, e grazie ad un certo Tim, cervellone dei computer molto timido e modesto, ho recuperato tutti i miei dati!!!

La decisione di affittare la casetta che ci piaceva tanto (quella della coppia americano-nepalese) ma che e' un po' cara e' stata affrettata da una serie di considerazioni… e ci e' venuta voglia di trovare un nostro "nido", anche se dovremo fare un bel po' di sacrifici (prima cosa che salta: lo shopping!), con tutte le spese che ci aspettano per lo start-up. Pero' la casa e' proprio bellina, e' in citta' vicino a parchi e musei, il quartiere interessante (da tutti i punti di vista...), i padroni di una gentilezza quasi imbarazzante … vi allego il l'annuncio cosi' vi rendete conto.

Devo ammettere che la prospettiva mi ha tirata su' di morale, perche' mi ero lasciata andare ad un po' di sconforto/solitudine/noia/malinconia/checcifaccioquaio/lucesistacomplessandoastaresempreconmenellavillonaisolata… a tratti interrotta da qualche evento (siamo perfino andati al cinema una volta), come un'altra avventura per le strade di Baltimora, la sera ovviamente e in zona malfamata (e' difficile non imbattersi in una): io che guido su Subaru dello zio con Luigi e Luce semiaddormentati dopo la pizza con gli italiani, non mi fermo ad un rosso in strada tranquilla e neanche quando una macchina improvvisamente dietro di me attacca sirena e lampeggianti (pensavo fossero per lo spacciatore all'angolo e ho anzi cercato di telare il prima possibile)… la suddetta macchina mi supera ai 200 all'ora e si mette di traverso davanti a me, facendomi inchiodare. Esce energumeno nero con rivoltella ben in vista nei pantaloni, mi accorgo che e' un poliziotto ed e' incazzatissimo, mi fa un culo quadro e mi prende in giro urlando, poi quando balbettando riesco a dirgli che siamo europei venuti per lavorare alla Johns Hopkins cambia espressione e mi dice che loro per politica non danno multe a medici ed infermiere (perche' sono quelli che gli tolgono le pallottole dalla pancia dopo le sparatorie nei bassifondi) e ci lascia andare… per fortuna ci siamo fatti una risata ma ho imparato che non c'e' davvero da scherzare con sti qua, la regola e' occhi bassi e profusione di "yes sir!" e "I'm sorry"….

E cosi' passano le nostre giornate, io mi occupo di Luce seguendola in tutte le sue funzioni gioco-pappa-nanna- a scelta dvd Sleeping beauty/dvd Pooh and the Heffalumps, faccio bucati solo per usare l'asciugatrice, vado in bici al supermercato, dormo e leggo tantissimo. All'attivo ho -e ve li consiglio tutti-: il libro di un italiano che si trasferisce in America -Severgini, quello di un inglese che si trasferisce in Italia –T. Jones, quello di un torinese che parla di Torino –Culicchia (grazie Pau!), un altro di un inglese che perde la figlia al supermercato – Mc Ewan- ed infine Chatwin con un bel "What am I doing here?"… e guai a chi intravede un pallido condizionamento da un certo filone narrativo (che si puo' comunque sintetizzare nella triade "emigrazione, riscoperta delle origini e senso di precarieta'"…

Luigi da parte sua sta diventato sempre piu' nerd ricurvo sul computer, fra qualche giorno avra' pure un sito web personale che provvedero' a diffondere e chissa' che non ci sia spazio anche per un blog vero e proprio, gli hanno dato il primo assegno dello stipendio che, tra le varie ritenute per tasse federali e statali, riporta anche la voce "FICA" che -per fortuna mia- per lui e' pari allo 0%! …
bisognerebbe suggerire a Fazio e Tremonti di introdurla come tassa, sai quanti soldi all'erario… continua infine, notizia per i piu' accaniti nemici delle sigarette, la nostra astinenza dal fumo e siamo anche fieri di essere dimagriti (io in verita' solo di qualche etto, ma di per se' e che con quello che si mangia qua e gia' incredibile!!!

Ottobre passera' dunque fra tante cose da fare, ancora burocrazia per l'affitto, le assicurazioni, le bollette (a proposito, qua dopo Katrina si prevede un aumento del costo del gas/gasolio del 100% che con il picco del mercato immobiliare mai verificatosi prima qua a Baltimore ci fa pensare che e' stato proprio l'anno giusto a decidersi a venire!) e mi viene solo male a pensarci, ma almeno avremo -spero- un macchina per scorrazzare sulle parkway e tante idee per la nostra nuova vita che sta incominciando a mettere piano piano le radici…
anche se mi fa gia' solo impressione a pensarci.

Scusate come al solito per la prolissita'.
Mi mancano Trieste, Torino e tutte le vostre facce.
Vi bacio tutti e vi rimando al prossimo messaggio!

Beta

martedì 20 settembre 2005

Data recovery

Carissimi tutti,

riprendo questa sorta di blog dopo un po' di tempo per via dello sfasciamento del mio computer causato dalla vostra amichetta biondastra con gli occhi marroni che ha portato alla sostituzione dell'HD e conseguente perdita di tutti i dati… (a tal proposito forse vi chiedero' di rimandarmi alcune delle vostre email significative, sapete quanto sono feticista) non sono ancora del tutto ripresa dal lutto, ma desidero ricominciare le routines che in queste settimane mi sono mancate molto, come peraltro mi mancano tante altre cose da quando siamo in terra straniera.
Parentesi malinconica.
Riprendo fiato. Novita' grosse non ne abbiamo, se non che dopo aver visto un po' di case, mediamente care e mediamente brutte e non aver assolutamente capito quale e' la zona migliore di Baltimore dove andare a vivere, abbiamo individuato una casetta vittoriana carinissima in un area che nessuno per ora ci ha sconsigliato apertamente, fra il ghetto dei ricconi wasp e quello dei poveracci afro-american, molto particolare e di proprieta' di una giovane ecologa di Washington e di suo marito nepalese. Vi faro' sapere gli sviluppi.

Nel frattempo gli zii hanno ci hanno riaffidato per 9 giorni la loro mansion per un viaggio in Belgio ma questa volta con inclusi i loro figli, da accudire, cibare, portare ogni giorno a scuola-pattinaggio-danza in cambio di un'intera settimana di macchina a disposizione, cosa che sapevano mi avrebbe fatto sbavare! Ho pertanto giocato a fare la mamma americana ma sono stata scambiata per polacca (probabilmente tata) e goduto fino all'ultimo centilitro di benzina (letteralmente, leggete piu' avanti)… infatti non abbiamo ancora una nostra Marchionni-mobile che senza il famoso SSN (che ovviamente non e' ancora arrivato) non possiamo neanche desiderare passando davanti al concessionario. In compenso pare ancora estate, sempre con aria condizianata a palla ovunque come la migliore tradizione americana insegna, gli scoiattoli in giardino che si riparano all'ombra e i individui pallidi e sudati che nel tardo pomeriggio fanno jogging nei vialetti qua intorno.

E' passato anche il compleanno di Lucina, fra una gita in Pennsylvanya a cercare gli Amish e un risotto alla milanese + barbecue in giardino per la sera, finita allegramente con torta burrosissima della zia Karen e tanti regali provenienti ovviamente da due sole persone che facevano finta di essere dieci…

Luigi continua a fare il fighetto nel covo di premi nobel in mezzo a chirurghi verdi ed infermiere invece supervariopinte, adesso si e' pure iscritto a due corsi all'universita' e fa l'amicone coi professori… ha poi trovato un certo Vlad, rumeno, ed inspiegabilmente granata che sta da qualche parte qua nel Maryland e vorrebbe fondare un Toro fans club (non scherzo) con lui!
Il picco di avventura invece mia e di Luce e' stata ritrovarsi con la macchina dello zio ferma ad un incrocio nel bronx di Baltimore senza benzina, per fortuna abbastanza vicina dall'ufficio di Luigi (che non c'era ovviamente) dove i suoi colleghi cinesi e svizzeri secchioni mi hanno accolto, tutta sudata e con la pupa che dormiva in spalla, con un sorrisetto di circostanza… Sopravviviamo infine anche all'astinenza da televisione -che e' sempre a riparare- ed io, pur di guardar
qualcosa, la sera mi metto il tg1 in streaming dal sito di rai.click…

L'America intanto continua a non farsi scoprire: "uno dei segreti meglio custoditi al mondo" come dice Severgnini, perche' appena esci dall'aeroporto ti sembra di conoscere gia' tutto per via del bombardamento di notizie americane e invece via via che passa il tempo ti accorgi che e' molto piu' lontana e sfocata… Sto acquisendo sicurezza su certe costanti della societa' americana (la macchina –quelli che ti affittano le case ti dicono subito se puoi parcheggiare davanti al portone e se gli chiedi se ci sono "shops" nei paraggi ti indicano il mall sulla tangenziale-, le regole e annessi formulari per tutto, le confezioni extra-large di ogni genere cibario, la totale mancanza di conformismo, almeno a quello a cui siamo abituati noi) mentre ancora non so come prendere i singoli a tu per tu, talmente e' diverso l'understatement, l'ironia, il modo di essere gentili.
A me che piace commentare tutto, forse con una certa "supponenza europea", tocchera' fermarsi ad osservare silenziosa anche perche' –istinto di sopravvivenza- qua se fai troppo l'eccentrico intellettuale ti escludono subito (ehhh, i consigli di Anna!), quindi meglio provare ad omologarsi (questo fa parte dell'esperienza culturale, no?) e divertirsi un po'!

Un bacio a tutti e scrivetemi… anche solo per cancellarvi dalla mailing list!
Beta

ps. di seguito esempio di come ci si abitua in fretta, anche in tenera eta' e con entusiasmo, alla shopping-mania dilagante in America...