domenica 14 gennaio 2007

Siamo tutti Lello Arena

Eccomi di nuovo con un bel polpettone nel quale devo condensare un sacco di cose. Metto le mani avanti e mi scuso subito se non ho praticamente piu' scritto email personali a nessuno, e per essere magari sembrata pure misteriosa ed un po' ingrata, visto tutti i messaggi di auguri, i regalini e le settimane enigmistiche ricevute per Natale...

(questa foto l'hanno fatta a scuola, notate come riescono con successo a farli mettere in posa... meno condivisibile invece come li pettinano).

Anche se un pochino stanchi, siamo molto frizzanti. Thrilled, come dicono qua.
La ragione e' che con la prima neve dell'inverno abbiamo avuto la rassicurazione da alcuni extra controlli che abbiamo fatto, che la creaturina che porto in grembo sta bene. Nonostante mostri gia abbastanza pronunciato il mento-Marchionni, pare essere gia' molto carina e, cosa che ci tranquillizza molto rispetto al falso allarme datoci due mesi fa, ha perfettamente normosviluppati tutti i suoi organini. Continua dunque a crescere imperterrita e si fa sentire anche con molto vigore, ricordandomi, specialmente allo sportello del Consolato, che non sono mai sola. In piu' la mia aumentata stazza sembra non preoccupare particolarmente i ginecologi americani, che si limitano a misurarmi la pancia con il metro a fettuccina (io ve lo dico sempre che qua fanno tanto i superiori ma in alcuni campi sono molto meno tecnologici di noi!) e si premurano soltanto di avvisarmi che e' meglio se non supero i 20 kili di aumento complessivo... un paradiso per le "matrone" come me, venite tutte a sfornare qua!

E mentre noi siamo tormentati dalla scelta di un nome che stia bene con Luce (Elettra?), sia consono al nostro gusto come sapete un po' hippie-chic, e sia anche pronunciabile dagli americani - ieri ho sentito la nostra comune cleaning lady chiamare la mia amica Paola: Pe-yo-la!- ci stiamo organizzando anche per il nostro Baby Shower, passaggio obbligatorio della vita di ogni donna americana quando ha figli, che in genere ti organizza un'amica al fine di radunare tutti i regali per il nascituro e consegnarli con una imbarazzante cerimonia collettiva. Tolto il primo dubbio sulla pratica, come al solito un po' priva di poesia, devo dire che pero' questo coordinamento di regali non e' male, visto che si tramuta di fatto in una lista on-line, accessibile a tutti, di cose che ti scegli tu in una delle fornitissime catene succhia-soldi-ai-futuri-genitori-rincogliniti tipo "Babies 'r' us" o "Buy, buy Baby" e che evita il doppione di tutine dai materiali immettibili, i cesti Fissan e le palestrine di cui tutte noi abbiamo avuto pieni gli armadi ed i fasciatoi! Intanto provate anche solo ad immaginare le cagate che vendono qua... io vi anticipo che per ora sono indecisa se mettere in lista lo scalda salviettine imbevute o, perche' no? l'elegante adattatore-port enfant trapuntato per il carrello della spesa!

Il Natale e' stato mangereccio come sapete e discretamente riposante, ne' mesto ne' tuttavia particolarmente scoppiettante, per il fatto che proprio a cavallo della Santa Notte e' successa una cosa che ci ha un po' preoccupato (saranno tutte quelle cosine stupide che ho detto su Gesu' bambino? ), ovvero un problema alla vista di Luce. In pratica un occhietto di colpo e' diventato strabico, gettandoci, visto il gia' labile umore pre-natalizio ed una notizia tristissima dall'Italia, nella confusione piu' totale (soprattutto Luigi, che con il lavoro che fa, si e' subito figurato un Alien nel suo meraviglioso cervellino). Il guru mondiale di strabismo infantile - che, guarda caso, e' di sede proprio alla Johns Hopkins- ci ha gia' confermato che trattasi di fenomeno piuttosto comune nei bambini di questa eta' e che scomparira', se corretto, con gli anni delle elementari. E dallo zio torinese sono peraltro gia' arrivate fiammanti montature rosa-violette disegnate su misura, di cui la nostra piccola Lella Arena, per fortuna ancora ignara di come le e' cambiato il buffo sguardo, sembra per ora anche andare fiera. Io invece, tradita dal cuore di mamma e dai generali sensi di colpa -quelli che hanno gia' tutte le mamme normalmente-, le ho comprato ieri degli stivaletti rosa da pseudo cowgirl ed una minigonna di jeans, capi che il mio normalmente saldo rigore rotteirmeieresco mi aveva sempre proibito di concederle.

Durante il break di Natale (la settimana che ci siamo fatti ha scandalizzato i piu' qua, visto che loro non si prendono di ferie neanche Santo Stefano) abbiamo fatto un po' i fighetti a New York, spacciandoci per qualche giorno per veri newyorkesi a casa della cugina Eva ad East Harlem. Certo che in questa citta' ci si puo' tornare mille volte e non stufarsi mai (magari pero' la prossima gita la facciamo da qualche altra parte...), e malgrado le torme di italiani ed il casino fa sempre cosi' effetto, soprattutto per degli sfigati come noi, girollare per il Village, scoprire i negozietti piu' strani e piu' all'avanguardia, cenare tra gli eleganti palazzi dell'Upper East Side o fare il brunch a Brooklyn Heights, mentre guardi sullo sfondo la promenade e lo skyline di Manhattan...

"Mamma, cosa posso dormire con?". Intanto con questa frase Luce mi ha guardata ieri prima di incamminarsi per il nap quotidiano, lasciandomi in un misto di orgoglio per questo esserino che e' gia' capace di fare le traduzioni da una lingua all'altra, e di smarrimento, perche' so che, se abbiamo scampato l'accento triestino per un pelo, anche il suo italiano di base fara' acqua da tutte le parti, nonostante tutti i nostri sforzi... Direi che comunque spesso prevale il compiacimento, e tutti i sorrisi che ci provocano le espressioni tipo: saluto un attimo il nonna cagnolino, io vado di qua e tu due andate di la', mettiamo le calze longhe ma voglio la maglietta màrron - per fortuna ogni tanto ritorna normale ed inventa di sana pianta! L'altro w-e e' stata invitata ad una festina di compleanno di una compagna al Bowling, che qua va molto e che e'ovviamente tutto attrezzato per bimbi, con tanto di birilli piu' piccoli, palle piu' leggere e scarpette bi-colore di cuoio della loro taglia.

Stamattina c'erano -8°C (e gli americani si ostinano a non indossare la giacca), mentre l'altra settimana si stava in felpa. Credo che pero' sia stato cosi' anche da voi, quindi l'America non batte l'Europa per nessun primato.
Marty, il vicino sessantottino innamorato del nostro accento, continua ad ordinare cose strane su E-bay e a regalarcele: funghi porcini secchi, l'Olio Monini al profumo di Tartufo d'Alba, graziosi omini con la barba intagliati per noi da uno scultore degli Appalachi dentro un ramo di pino. Noi invece stasera ci guarderemo un film arrivato con Netflix, il servizio che ormai hanno tutti, di noleggio dvd per corrispondenza, nel senso che tu fai l'abbonamento (nel nostro caso 6 dollari al mese!), scegli il movie su un database immenso nel loro sito e dopo due giorni ce l'hai nella tua buca delle lettere, con busta preaffrancata pronta per la spedizione indietro, (che puoi farti in tutta comodita' quando cazzo vuoi) ed il giorno stesso in cui loro lo ricevono, ti mandano quello che tu hai messo al secondo posto della tua lista d'attesa di film e cosi' avanti... Ieri, nello stesso isolato del supermercato piu' "In" del momento (Whole foods, una catena di cibo biologico da vip, con ogni genere di prelibatezza etnica) ho scoperto che c'e' un negozio specializzato di riviste di tutto il mondo, tra cui Chi di tre gioni fa, Gente, Brava casa e la Gazzetta dello Sport. Queste cose mi riconciliano con l'America.

Luigi vi bacia tutti e vi fa sapere che, nonostante le 16-18 ore al giorno piegato sul computer e la barba lunga, e' molto felice del suo lavoro e della prospettiva di un'infante urlante tra le braccia fra meno di tre mesi, una ragazzina occhialuta che sa il fatto suo in giro per casa ed una balena come compagna decisamente in preda, non si sa ancora per quanto, a deliri vittimistici e nervosismo pre-puerperale.
Mah... mi stupisco che non ho parlato male degli americani fin qui e che non vi ho ancora annoiato con le mie voglie di Certosino Galbani e grissini... Intanto l'ho fatta lunga lo stesso, vista anche la quantita' di foto che allego. Spero che vi piacciano e tenete conto che sono quasi tutte, tranne l'ultima, pre-strabismo di Lucetta... vedi il gia' citato "cuore di mamma"...
mi perdonate la debolezza, vero?


Elisabetta