
Insomma, ho raggiunto fiera i 5 mesi, e con un rapido calcolo dovrei finire dritta dritta alla Delivery Room (mai termine piu' diretto...) intorno alla meta’ di aprile. Risparmiandovi, per decenza, la descrizone del mio stato e gli effetti indesiderati della gravidanza nel periodo subito precedente a questo – nei primo trimestre sono stata tormentata da una nausea immonda - vi dico che, forse un po’ da incoscenti, siamo molto contenti di “allargarci” in tutti i sensi, e ci sentiamo anche un po' avventurieri, visto la particolare situazione nella quale ci troviamo. Oltre al fatto di essere beh, un po' soli, qua e’ tutto diverso dalla rassicurante Trieste del 2003. Per esempio abbiamo passato gia’ molte notti insonni a studiare i manuali della nostra assicurazione sanitaria per capire se tutto questo scherzo ci costera’ alla cassa del famoso Jonhs Hopkins Hospital anni di lavori forzati oppure se ci e’ concessa la copertura al 100 per cento (per ora non l’abbiamo ancora capito). Tra l'altro, prima dei normali controlli medici, una sprovveduta come me deve pure affrontare la difficilissima scelta del ginecologo giusto (qua e’ chiamato amichevolmente G.Y.N.), della nurse appropriata (la vera capa, che non ti molla un attimo), e della midwife (una specie di levatrice che qua pare, e’ non solo di moda ma praticamente indispensabile per il training giusto ed in sala parto, e che ti devi prenotare mesi e mesi prima) , mentre i banalissimi esami che in Italia ti fanno di routine, qua puoi farli serena solo se sei quasi sicura che verranno coperti dall’assicurazione (un’ecografia normalissima costa 490 dollari) senno' ti affidi al Signore (come mi ha detto tutta professionale la nurse al primo colloquio). Come saprete infatti, il sistema in generale qua e’ molto diverso, e cosi' la mentalita' e la tutela della maternita’ dal punto di vista socio-legale, che e’ praticamente inesistente. Ma se vi interessa vi rendero’ edotti nei prossimi mesi.
Vi ricordo, invece, che questo/a poveretto/a avra’ la sfiga, oltre che di avere noi come genitori e Luce come sorella, di acquisire un luccicante passaporto blu con aquila in bella vista, con tanto di diritto a tornare in questo paese (se mai ne saremo lontani, spero in ogni caso di lasciarlo prima che Luce diventi cheerleader) per fare un master oppure il marine, senza visti o green card, mentre noi tre faremo le fila all’Immigration con i messicani...

In vista del prossimo raddoppio, intanto, mi alleno nel mio ruolo di madre con sedute dalla “Parenting Coach” che ci fornisce il YMCA una volta al mese, che devo dire non stanno facendo molto effetto su Luce che e’ piu’ scatenata che mai... ora e’ in preda a delirio da principesse e incomincia a parlare coi draghetti di notte, mentre io insisto la sera, prima di addormentarla, a cantarle “Fratelli d’Italia” (e Luigi ci da dentro invece con Vecchio scarpone), sperando di nutrirne, nel frattempo, l’italianita’...
Dai cavoli passiamo alle zucche, anzi, all’invasione “arancione”. Quest’anno eravamo preparati all’arrivo di Halloween e siamo partiti ben in anticipo alla ricerca della perfetta pumpkin dar essere intagliata in una delle fattorie aperte al pubblico per l’occasione, organizzatissima e affollatissima, dove, a bordo di un carro, seduti sulle balle di fieno, siamo stati portati nella immensa piantagione dove puoi fare appunto il pick-a-pumpkin (ma in quelli difianco, in altre stagioni, il pick-your-own lo fai di apples, strawberries, cherries...). Molto divertente soprattutto per Luce, considerato che si e’ fatta anche un giro sul pony e mille salti sul gonfiabile a forma di zucca mentre noi ci immergevamo nel contesto da veri campagnoli americani facendo la spesa nel mercato country alla Holly Hobbie annesso.

Da li’ in poi il clima in America si fa trash da morire, con imperversare di film dell’orrore (5-6 ogni sera, classici e non), ogni genere di decorazione macabra e gente idiota ovunque, tanto che per esempio degli studenti -bianchi- di una fraternity qua vicino si sono sentiti autorizzati dal clima ad indirre uno "slave party" a casa loro, suscitando uno scandalo pazzesco in tutta la citta'. Superata poi abbastanza brillantemente, per essere la prima volta (giudicate voi dalla foto sotto) la missione di svuotare ed intagliare la nostra Jack-o-Lantern come migliaia di siti su internet insegnano, siamo sopravvissuti alle orde di bambinetti che facevano il Trick or Treat la sera del 31 ed abbiamo fatto noi stessi un giro con gruppetto di amici di casa in casa a riempirci di ogni genere di schifezza anti-dentista (Luigi dice che ne ha approfittato per farsi la mappa delle gnocche che abitano qua vicino).
Dopo Halloween si entra prepotentemente nella fase pre-Thanksgiving (che pure e’ a fine novembre), dopodiche’ in quella pre-Natalizia etc.. insomma: qua per seguire le ragioni del business e’ tutto passare da una fase all’altra, senza un giorno –dico uno- di pausa, tanto che gia’ da una settimana siamo nella Holidays season (quella che per noi dura circa 20 giorni)!

Gli americani intanto non si coprono, nonostante i miei sguardi di disapprovazione e due gradi fuori ormai da qualche settimana. Non mi rassegno a vederli girare ancora in bermuda e birkenstock e ostento il mio sciarpone di lana e la giacca di lana cotta simil-tirolese.
Ieri mattina abbiamo portato Luce a tagliarsi a capelli in un nuovo parrucchiere vicino a casa, che mi sembrava piu’ alla moda degli altri e che allettava i clienti con tagli per tutti a 13 dollari in al massimo 15 minuti: effettivamente abbiamo pagato quello, ma i capelli te li devi lavare a casa e dopo il taglio te li devi asciugare tu, in una delle apposite “station” predisposte in sala. Divertente, per carita', ma questo vi fa capire molto due cose essenziali nella vita degli americani: il casual e l'efficienza... insomma, che vi basti l’essenziale senza fronzoli che al gusto e ai piaceri della vita ci pensiamo in un altro momento.
Abbiamo scoperto che, come c’e’ un sito internet dello Stato del Maryland (http://www.dpscs.state.md.us/sorSearch/) dove sono registrati i maniaci e i cosiddetti sex offenders sul quale puoi vedere dove abitano, quante condanne hanno avuto etc... (noi ne abbiamo diversi in zona, ma mi rassicura il fatto che la densita’ e’ cosi’ ovunque, anche nelle verdi e pulite suburbs alla Mysteria Lane), ce n’e’ uno (www.zillow.com) che ti dice quanto vale la tua casa sul mercato -al centesimo- e di tutte quelle che vuoi in america, basta immettere l’indirizzo e dalla mappa satellitare zoommatissima ti appare il tuo tetto con prezzo sopra ed una mascherina che ti dice il numero di stanze, quanti proprietari ha avuto, quanto l’ha pagato l’ultimo acquirente.. etc (con tanto di grafico di previsione di come andra’ il mercato in quella zona nei prox 5 anni), alla faccia della privacy!
Infine, metto le mani avanti con tutti quelli che non sono riuscita a raggiungere singolarmente per dare la bella notizia: vi basti vedere con che frequenza ormai riesco a scrivere su questo blog...
Stay tuned!